Secondo la più recente classificazione dei disturbi del sonno, le parasonnie rappresentano un gruppo ampio ed eterogeneo di disturbi del sonno che consistono in “manifestazioni indesiderate che accompagnano il sonno e che spesso sembrano finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. In alcuni casi possono causare traumi e disturbare il sonno (del paziente o di chi gli sta vicino)”.Le diverse forme di parasonnia vengono classificate in base alla loro occorrenza durante le diverse fasi del sonno:
Rappresentano un gruppo di manifestazioni motorie complesse che si verificano durante il sonno N-REM, soprattutto durante la fase di “sonno profondo” che appare maggiormente rappresentato nella prima parte della notte. Per tale motivo, queste manifestazioni si verificano più frequentemente entro 1-2 ore dall’addormentamento. Un episodio mediamente dura qualche minuto ma la sua durata può essere molto variabile: da qualche secondo fino anche a 30 minuti. Solitamente le parasonnie del sonno N-REM insorgono in età infantile (probabilmente per l’alta rappresentazione del sonno profondo durante tale fase della vita) e tendono a ridursi o scomparire con l’età adulta. Spesso esiste una familiarità per tali episodi, che possono essere scatenati da alcuni fattori quali la deprivazione di sonno, cicli sonno-veglia irregolari, febbre, infezioni, alcol, alcuni farmaci e altri disturbi del sonno tra cui le apnee notturne. Spesso i pazienti non conservano alcun ricordo degli episodi stessi, le cui caratteristiche cliniche possono essere molto eterogenee. Si distinguono 3 differenti tipi di manifestazioni (che si possono verificare anche nello stesso soggetto) che, secondo le interpretazioni più recenti, rappresentano un continuum dello stesso fenomeno, con diversi gradi di complessità.
Sono manifestazioni motorie complesse che si verificano durante il sonno REM e comprendono:
Altre parasonnie